Intervista a Gabor Meszaros

24 luglio 2021

Ticino Musica propone ogni anno delle novità pur rimanendo fedele ad una tradizione vincente. Quali sono gli aspetti maggiormente innovativi di questa attesa 25esima edizione?
Negli anni Ticino Musica si è consolidato per rimanere fedele ad un sistema dal funzionamento sperimentato e rodato al massimo, il quale si traduce in un festival che, a partire dalla lezione individuale di strumento, si ramifica in una realtà estremamente dinamica, fatta di concerti di grandi e giovani maestri che provengono da tutto il mondo e stabiliscono tra loro un network musicale e umano straordinario. Questo sistema apre vasti orizzonti nel modo di pensare di chi partecipa e forse questo è il lato più innovativo, 25 anni fa come oggi. Entrando nello specifico del calendario dei concerti 2021, gli eventi più innovativi sono sicuramente i tre concerti in cui i grandi maestri ospiti si esibiranno in formazione di nonetto presentandosi come un’orchestra sinfonica in miniatura, nonché l’opera alla stazione dei treni.

Con quali sentimenti vai incontro a questo importante compleanno di Ticino Musica e quali sono le tue aspettative?
Ticino Musica è una parte di me. Se per assurdo penso di non farlo più, l’anno prossimo, mi sembra di fare un torto all’umanità! Magari esagero, ma come ogni anno anche in questo 2021 vivo Ticino Musica in maniera molto idealistica: penso sia uno dei migliori modi che io e i miei colleghi abbiamo per trasmettere alle nuove generazioni un certo modo di vivere la musica, fatto di entusiasmo, voglia di far bene, tantissima serietà e allo stesso tempo il gusto di divertirsi provando e suonando insieme. I tre eventi dei nonetti di cui parlavo prima incarnano questo ideale e questo spirito, nella convinzione che queste esperienze siano di grande arricchimento per tutti.
25 anni significa un quarto di secolo. Come si è evoluto il festival attraverso le generazioni di musicisti che ne hanno fatto la storia?
Più che di evoluzione vorrei parlare di continuità. Immaginiamo una fontana: dal basso sale una colonna d’acqua che spruzza e zampilla in tutte le direzioni, per ricadere e risalire in un ciclo continuo. Noi di questa bella fontana non vediamo le singole gocce, ma il movimento. Per me Ticino Musica è questo: grandi maestri vengono, grandi maestri vanno, nuove leve arrivano e con la propria energia, la propria personalità e la propria conoscenza alimentano questo circolo virtuoso.
A Ticino Musica si uniscono internazionalità e dimensione locale. Cosa deriva da questa peculiare formula?
Innanzitutto l’organizzazione capillare di concerti nei luoghi più belli del Cantone Ticino, spesso raccolti o e intimi, è proprio uno degli aspetti che rende speciale Ticino Musica per chi lo vive. Qualche anno fa la nostra addetta stampa definì il Festival come un “itinerario”; e negli ultimi due anni da alcuni Comuni del cantone mi è arrivata questa richiesta: “possiamo far parte dell’itinerario di Ticino Musica?”. Questa parola mi sembra più che azzeccata, perché evoca il viaggio – e viaggio può essere quello del musicista emergente che dopo aver studiato con grandi maestri in tutto il mondo cerca ancora nuovi input e li trova in Ticino Musica. Allo stesso tempo il viaggio è quello della musica stessa, che ad opera di personalità internazionali attraversa oltre 17 comuni del Ticino e della Svizzera italiana. Alcuni appassionati di musica classica scoprono magari per caso Ticino Musica e da quel momento programmano le loro vacanze nel Cantone proprio in concomitanza del Festival. Spesso al termine dei concerti vengo avvicinato da persone che mi dicono “anche quest’anno è stato bellissimo, vi seguo già de 10 edizioni!”. E questo mi fa capire che la nostra formula funziona e vale la pena continuare su questa strada, lungo questo viaggio così “internazionale” e così “locale”.
Quali sono i progetti ed i sogni per il secondo quarto di secolo di Ticino Musica?
Il progetto più grande è quello di mantenere ciò che già c’è, continuando ad alimentare quella bella fontana che zampilla così vivacemente, migliorandola sempre. Il sogno nel cassetto è la creazione dell’Orchestra Sinfonica Ticino Musica, in cantiere per il 2022: se riusciremo in questa impresa potremo dire di aver diluito i festeggiamenti del 25° compleanno su due edizioni, così da celebrare non solo la fine del primo, ma anche l’inizio del secondo quarto di secolo di Ticino Musica!